Può essere digitale e analogica. Grazie a movimenti meccanici, lo specchio interno posto a 45° dietro l’obiettivo si solleva all’atto dello scatto. L’immagine viene inviata, tramite l’obiettivo, direttamente alla pellicola o al sensore digitale dove viene immagazzinata. Viene così creata la camera oscura.
La pellicola o il sensore digitale vengono “impressionati” a seconda del tempi e del diaframma voluti dal fotografo in base alle indicazioni dell’esposimetro.