Home Page

Il mestiere del Fotoreporter

[Articolo pubblicato il: 13/02/2008]


Chi pensa che dedicarsi al reportage significhi entrare in un mondo dove regnano genio e sregolatezza, sempre a contatto con situazioni estreme ed emozioni che lo sono altrettanto, è decisamente lontano dalla realtà. Il reportage è la capacità di raccontare per immagini, e affinché sia efficace l'elemento più importante non è il tema, ma lo svolgimento.
Per ottenerlo gli ingredienti sono diversi: sensibilità, capacità di vedere, studio, cultura, metodo e anche un pizzico di fortuna.
Fondamentale per poter intraprendere questa professione è capire a quale genere di racconto ci si vuole dedicare. Oggi la figura più richiesta non è quella del reporter factotum, ma quella del reporter specializzato. La scelta del genere prescelto, che sia reportage geografico, sportivo o sociale, comporta la scelta di un'attrezzatura adatta e lo studio del soggetto: più si conoscerà quello che si vuole raccontare, più si diventerà abili nel farlo.

Strumenti del mestiere: attrezzature e accessori
Nella scelta delle attrezzature non c’è una regola, dipende moltissimo dal genere a cui ci si dedica.
L’esperienza è fondamentale per capire il modo in cui si predilige ritrarre il soggetto, le situazioni in cui più frequentemente ci si trova e di conseguenza gli strumenti che risultano necessari.
La fotografia di reportage oggi viene svolta per lo più attraverso fotocamere digitali.
Questo non significa che la pellicola sia del tutto scomparsa, ma che il digitale è generalmente più diffuso. Elementi fondamentali sono un buon flash, compatto ma potente e un cavalletto.
Importante poi nella scelta delle focali l'uso che se ne vuole fare: il teleobiettivo restringe il campo di ripresa, perciò ingrandisce il soggetto. Il grandangolari, invece, aumenta il campo di ripresa, e rimpicciolisce il soggetto. Le scelte però non devono essere solo compiute in base alle esigenze di ripresa, ma anche per esprimere un punto di vista diverso: i teleobiettivi comprimono la prospettiva e danno l'illusione di avvicinare i piani prospettici. I grandangolari danno invece l'impressione di piani prospettici molto distanti l'uno dall'altro.
Anche se molti scelgono di esplorare la rete per trovare buone occasioni di acquisto, avere un proprio negoziante di fiducia rappresenta anche e soprattutto oggi, in un’epoca decisamente incline alla spersonalizzazione, un’opzione utile e una buona occasione di confronto.

Alcuni siti utili per reperire materiali:
www.imaging-resource.com
www.dphoto.it
www.kelkoo.it
www.pixmania.com/fotografia--fotocamere-digitali/itit1_1_multi.html


Soggetto: saper vedere una storia e raccontarla
Non occorre andare in Afghanistan per realizzare un reportage interessante.
L'abilità sta invece nel riuscire a scoprire storie, a scovarle anche nel quotidiano, a trovare qualcosa che appassiona anche “sotto casa”. Scelto il soggetto, bisogna saperlo raccontare, utilizzando il linguaggio adatto. Come ogni racconto, esiste una grammatica del reportage, una sintassi adatta al taglio che si vuole dare. Non esistono soggetti più o meno adatti, tutto sta nelle scelte di narrazione che si compiono: ogni fotogramma non è solo un frammento della realtà, ma anche una posizione rispetto ad essa. L'immagine può venire ingrandita o tagliata, ma il punto di vista da cui è scattata non può essere modificato, e parla sempre del fotografo e della sua visione.
A tal proposito Cartier Bresson, celebre reporter, fondatore insieme a Robert Capa della cooperativa Magnum e fautore della teoria del “momento decisivo”, dichiarava “..Il nostro occhio deve costantemente misurare, valutare. Noi modifichiamo la prospettiva piegando leggermente le ginocchia; produciamo delle coincidenze di linee semplicemente spostando di una frazione di millimetro la testa..”.



Aspetti chiave: Movimento, Sfondo, Flash
Molte scene di azione, sia che si tratti di sport o guerra o anche di una semplice sfilata in costume, richiedono al reporter di rendere la sensazione del movimento. Per ottenere questo effetto le scelte da compiere sono due: o bloccare il soggetto nel momento in cui compie l'azione o cercando di farlo risultare volutamente mosso. Nel primo caso si può impostare un tempo di scatto molto breve (usando un diaframma molto aperto), usare una pellicola molto sensibile o usare il flash.
Una tecnica di illuminazione molto utile è il cosiddetto slow sync, per illuminare sia lo sfondo, con la luce ambiente, sia il primo piano, con il lampo elettronico.
Le tecniche per avere foto volutamente mosse è forse più difficile. Il mosso e lo sfocato intenzionale, così come la granulosità, servono al fotografo per trasmettere il suo giudizio, il suo stato d'animo.
Un ruolo importante ha poi lo sfondo: a volte è contorno a un soggetto, altre il vero protagonista. Lo sfondo può essere rappresentato, nitido o meno, con scelte di apertura di diaframma o con la luce.

I primi passi
Spesso iniziare è un momento delicato: si vorrebbe optare per i grandi temi, le emozioni più estreme, le situazioni più difficili. E' un approccio poco utile perché, anche qualora si riuscisse ad avvicinare condizioni simili, probabilmente non si avrebbe l'esperienza necessaria per ottenere delle immagini efficaci. Fare pratica è, nel caso del reportage, ancora più indispensabile che negli altri generi. La strada, la quotidianità offrono già di per sé infiniti spunti. Non bisogna avere fretta di ottenere risultati: comporre un racconto coerente è un risultato da raggiungere con un percorso. L'obiettivo vero da sviluppare è arrivare all'unità stilistica. Significa passare dalla foto singola alle diverse immagini riconducibili allo stesso autore, alla stessa “impronta”. E' importante ricordarsi che, quando si sceglie di fotografare le persone, l'approccio è delicato: essere presi di mira da un obiettivo viene spesso percepito come un'invasione della propria privacy. Ognuno deve trovare il proprio modo per avvicinare i soggetti, che non sia né aggressivo né troppo timido. Non esiste un trucco infallibile, ma imparare a passare inosservati, a mimetizzarsi il più possibile, a usare una buona dose di disinvoltura può permettere di diventare “invisibili”. Una buona soluzione può essere non stare troppo a lungo in un unico posto.


L'immagine diventa prodotto: come proporre il proprio lavoro
Il mercato dell'immagine ha subito grossi cambiamenti, portando a una situazione in cui grandi colossi e piccole agenzie convivono. La nascita degli archivi on line, banche dati a largo accesso che contengono moltissime immagini digitali, ha modificato il sistema dell'informazione e le sue esigenze.
Per poter essere utilizzata un'immagine deve essere interessante per una pubblicazione o per il mercato on line. Un esercizio utile, quindi, consiste nell'osservare, in edicola, le riviste esposte e le immagini che contengono, o esplorare la rete alla ricerca delle agenzie specializzate in questo genere di servizio. Esistono numerosi testate dedicate al reportage e varie agenzie che si dedicano a questo genere, per cui bisogna selezionare i potenziali destinatari del proprio lavoro e proporgli le proprie opere. Non va sottovalutata l'importanza delle parole: dare un titolo al proprio racconto, curare le didascalie e una propria presentazione personale sono indispensabili per comunicare efficacemente. Non bisogna mai dimenticare che fotografare, prima che una questione di tecnica e attrezzature, è una forma di comunicazione, e come tale per essere compresa deve contenere coerenza e chiarezza.
L’inquadramento professionale del fotoreporter può prevedere, in un caso alle dipendenze delle case editrici (che però sempre più tendono ad evitare contratti in esclusiva), nell’altro il professionista può appoggiarsi alle agenzie di distribuzione fotografiche con le quali instaurare un rapporto che consente un’immagine più “libera” da legami contrattuali.
Esistono comunque forme intermedie di collaborazione che possono combinare le esigenze del fotografo e della committenza, benché sia noto che la collaborazione con agenzie di distribuzione consente maggiore libertà di movimento!

Alcune delle maggiori agenzie del settore:

www.grazianeri.com
(Agenzia con sede a Milano, da 40 anni leader nella distribuzione e distribuzione del fotogiornalismo e la fotografia. Negli anni ha sviluppato un ricchissimo network di fotografi e agenzie, diventando un punto di riferimento del settore).

www.magnumphotos.com
(Una delle più importanti agenzie fotografiche del mondo. Fondata nel 1947 da Robert Capa, Henri Cartier-Bresson, David Seymour, George Rodger, Maria Eisner e Rita Vandivert ha lo scopo di proteggere il diritto d'autore e la trasparenza d'informazione).

www.gamma.fr
(Agenzia indipendente nata nel 1967 in Francia. Ha cominciato con il maggio '68, il Biafra, la primavera di Praga, il Vietnam).

www.invisu.fr
(Gruppo con sede a Parigi specializzato nella diffusione di soluzioni legate all'immagine a ai nuovi supporti di comunicazione)

www.agence-vu.com
(Agenzia francese che interpreta la fotografia come strumento di indagine della la realtà e promuove una visione fortemente “umanistica”, ponendo al centro dei propri reportage le persone e le loro storie)

www.alamy.com
(Agenzia nata nel 1999, ad oggi uno dei più ampi ed esaurienti archivi di immagini fotografiche commerciali).

www.anzenberger.com
(Agenzia con sede a Vienna, fondata nel 1989, rappresenta 44 fotografi internazionali e vanta un archivio on line di circa 150.000 immagini)

www.impactphotos.com
(Agenzia con sede a Londra specializzata nella fotografia di viaggio e reportage)

www.panos.co.uk
(Agenzia fotografica che rappresenta fotogiornalisti di tutto il mondo. Si pone l'obiettivo di documentare problematiche spesso dimenticate o volutamente occultate).
www.contrasto.it
(Agenzia fotografica che opera in particolare nel settore del fotogiornalismo di qualità. Distribuisce immagini per il giornalismo, la moda e l'editoria)

www.galbe.com
(Agenzia che rappresenta fotografi in Africa, Scandinavia, Medio Oriente e America Latina).

www.mirrorpix.com/fotoweb
(Uno degli archivi creativi più ampi del settore, Mirrorpix vanta una collezione che contiene più di un secolo di fotografie e illustrazioni provenienti dalle maggiori testate e riunite in un unico sito)

www.polarisimages.com
(Agenzia fondata da JP Pappis a Ne w York, rappresenta fotografi e distribuisce immagini su scala mondiale).
www.eyevinearchive.com
(Nata nel 2002, l'agenzia è in costante crescita grazie all'interesse da parte dei fotografi di talento dediti a ritratto e reportage che scelgono di essere rappresentati)
www.pictures.reuters.com
(Agenzia di stampa inglese specializzata soprattutto in economia e attualità)

zumapress.com
(Zuma, con uno staff di 50 persone, rappresenta più di 1200 fotografi nel mondo e più di 30 agenzie di immagini, fornendo il proprio servizio a più di 100 testate)


Alcuni testi interessanti:

• “Corso di fotografia - Tutti i segreti per scattare grandi immagini”, Peter K. Burian e Robert Caputo.
• “Magnum Magnum”, Brigitte Lardinois, Hardcover, Novembre 2007
Il grosso tomo è un omaggio ai 60 anni dell’agenzia e cooperativa di fotografi. Contiene oltre quattrocento fotografie di membri della Magnum, tra i quali Henri Cartier-Bresson, Robert Capa, Eve Arnold, Mare Riboud, Werner Bischof, Martin Parr, Susan Meiselas, Alec Soth e Donovan Wylie. Ogni fotografo è rappresentato da sei opere, scelte e commentate da un suo collega.
• “Leggermente fuori fuoco”, Robert Capa, Editore Contrasto DUE
• “Le fotografie possono raggiungere l'eternità attraverso il momento”, Henri Cartier Bresson, The decisive moment, 1952

IIF in collaborazione con www.pmstudionews.com
Ultimi articoli in questa sezione

Skype Me™! Tesionline Srl P.IVA 01096380116   |   Pubblicità   |   Privacy