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Universo Lomo: quando i difetti impediscono l’omologazione

[Articolo pubblicato il: 10/04/2008]


Sono piccole, facili da usare e non sono rari i fotografi che ne possiedono diversi tipi.
Stiamo parlando delle Lomo, fenomeno destinato a far parlare ancora molto di sé.
Per chi ancora non le conoscesse, ecco una rapida guida su queste toy cameras che conquistano sempre più appassionati:

1. Il “recupero” della Lomo si deve a due studenti austriaci, Mattias Fiegl e Wolfgang Stranzinger, che durante una vacanza a Praga nel ’92 trovano in un mercato underground una piccola macchina fotografica. Scattano, sviluppano, riscattano. Tornano a Vienna con i risultati. Inizia il contagio!

2. La più economica 6x6 si chiama Holga, è di plastica, dotata di due soli diaframmi e di un tempo di scatto di “circa” 1/100 sec.

3. La caratteristica principale è che non richiedono nozioni tecniche per essere usate, il motto lomografico è “non pensare, scatta”. Il nuovo modo di fotografare prevede persino che non si guardi nell’obiettivo mentre si scatta.


Fotografia di Francesca Todde *
4. Il formato quadrato delle immagini, la tipica “vignettatura”, consente di ottenere immagini dai colori forti, oniriche ed evocative, e si adatta molto bene ai ritratti e alle foto di atmosfera.

5. Le infiltrazioni di luce che la struttura della macchina rende inevitabili sono diventati il vero plusvalore: non ne esistono due uguali. Gli appassionati ne possiedono più tipi proprio per avere diversi “difetti” e altrettante opzioni.

6. Le Lomo utilizzano le pellicole, ma il loro mondo si sviluppa tantissimo sul web. Un perfetto incontro fra analogico e digitale, per avere il meglio di entrambi: il calore e il rumore della pellicola e le infinite possibilità di scambio che la rete consente.

7. Dato che gli aspetti tecnici passano in secondo piano (per non dire in terzo) può emergere l’individuale modo di scattare di ognuno, la spinta a voler catturare un istante.

8. Le immagini Lomo sono in bilico fra l’arte, la moda e la pubblicità ma senza l’ossessione di far parte di nessuno dei tre.

9. La mancanza di controllo sul risultato finale all’inizio lascia disorientati, poi si trasforma proprio nel motivo che spinge a usare le Lomo.

10. La distribuzione delle macchine fotografiche è “alternativa” come le macchine stesse: avviene per lo più on line, tramite il sito o in punti vendita di articoli di tendenza.

11. Sul sito www.lomo.it sono presenti molte notizie interessanti, fra cui “le 10 regole d’oro” per scattare.

12. Ogni mese i Lomografi si sfidano su un progetto comune. Per vedere i vincitori basta andare al link: http://www.lomography.it/project_archive.htm


Per osservare il lavoro di alcuni fotografi che utilizzano le Lomo:
www.lomohomes.com/francescatodde
www.giuliodisturco.com
www.lightstalkers.org/mirko_nardecchia



* Commento dell'autore: foto scattata con diana+ in versione pinhole: posa lunga, 3 minuti, con cavalletto prensile attaccato al palo del semaforo.
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