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Le esistenze fotografiche di Yasumasa Morimura
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Autore: Giovanni Giorgini - Università degli Studi di Bologna - [2006-07]

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Abstract
Tutte le fotografie di Yasumasa Morimura prendono le mosse da un’operazione di sostituzione fondata sul corpo: un corpo innestato, modificato su cui proiettare le trasformazioni di un’identità mutante. Nella sua produzione egli introduce citazioni e rimandi storici differenti, imprimendo sulla propria pelle la sintesi di situazioni alterne o addirittura opposte. E' così che la sua carne viene annullata e trasferita "in un ibrido contestualizzato dalla strumentalizzazione fotografica”.
Una soggettività, quella di Morimura, che è la somma di relazioni, incontri e rapporti, capaci di ridisegnare costantemente i contorni di un’identità transitoria, mutante.
Osservando le sue performance ci si ritrova davanti ad un Narciso postmoderno che "prende il riflesso della propria immagine di fronte a uno specchio e lo ribalta, lo proietta direttamente in corpi altrui, lasciando alla fotografia il compito di autenticare un tale passaggio identitario".
Il “vedere” e “l’essere visto”, dunque, attraverso numerosi autoritratti fotografici che dimostrano come la ri-definizione di ruoli e categorie, del genere sessuale - e l’appartenenza ad esso o a una delle sue tante declinazioni - portino in sé altre e ben più profonde riflessioni. Dalla religione alla politica, alla consapevolezza di appartenere ad un tempo, ad un’epoca storica ben determinata.

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